Una vetrina del Museo espone un campione della collezione craniologica, che in realtà è molto più ricca ed è composta da più di 1000 crani preparati prevalentemente durante la seconda metà dell’Ottocento.
Si tratta di una delle più importanti collezioni esistenti per il numero di crani di individui di età e di sesso noti, rappresentando quindi una serie di riferimento di importanza internazionale.
Nel 1913 la collezione fu arricchita dal dono del Museo Craniologico e Frenologico dell’Accademia di Medicina di Torino.
Il primo cranio etrusco e il primo fossile umano italiano
La collezione di crani “antichi”, appartenuta in origine all’Accademia di Medicina di Torino, conserva reperti importanti per la storia della ricerca antropologica italiana. Uno di essi, proveniente da Vejo, rappresenta il primo caso al mondo di un cranio etrusco che fu oggetto di studio e di pubblicazione scientifica. Un altro reperto, scoperto a Mezzana Corti presso Pavia, rappresenta il primo “fossile” umano descritto in Italia, anche se in realtà si tratta di un reperto relativamente recente.